Daugavpils, Lettonia. Primo viaggio di questa mia estate. Un viaggio sicuramente non nuovo: è stato un ritorno. Ma un ritorno a cosa?

Tante volte succede di ricercare qualcuno, o qualcosa, dopo una prima volta. Ci sono ritorni che prospettano un futuro, ritorni che sono solo in memoria, e ritorni a casa dopo un lungo tempo via.

Non so spiegare, dopo tre anni, che ritorno sia stato per me. Non so se tornerò, e quando. So che c’è qualcosa di qui che fa parte di me, delle fondamenta della persona che sono.

Ma così come a volte riesco a sorprendermi da sola con un coraggio particolare o una follia speciale, anche questo posto ogni volta mi lascia a bocca aperta con qualche cosa incredibile che avevo dimenticato.

Proprio per questo mi piaceva condividere alcune cose che mi stupiscono sempre, ogni volta che torno, abituata come sono alla vita che conduciamo in Italia.

  1. In tutto il paese, c’è solo un aeroporto, a Riga.
  2. (Di conseguenza) per arrivare a Daugavpils si attraversa in orizzontale tutto il paese in macchina. In quei duecento chilometri d’auto si vedono solo boschi e campi, nessuna città.
  3. I miei nonni non hanno una macchina o un qualsiasi altro mezzo di trasporto privato: è estremamente comune anche fra i non studenti usare i mezzi pubblici.
  4. L’utilizzo dei mezzi pubblici è così comune per un motivo: per tutti gli studenti è gratuito, per tutti gli altri il biglietto costa fra i 0, 20€ e i 0,70€ indipendentemente dalla lunghezza della tratta percorsa.
  5. È molto comune avere una “seconda casa” in campagna, la “dacia”, nella quale si trascorrono i weekend. In certi casi (come nel mio) questa può ridursi a una semplicissima casetta di legno priva di comodità (non c’è neanche l’acqua corrente).
  6. I giovani il sabato sera non vanno a ballare ma si trovano in campagna e fanno lunghissime grigliate vicino al fiume o al lago.
  7. La gente si veste in modo estremamente semplice. Facendo un giro in centro città non ho visto quasi nessuno che vestisse indumenti di una marca riconoscibile (neanche Nike o Adidas).
  8. La pasta, almeno a casa mia, non si mangia come piatto a sé ma come “contorno”.
  9. Fuori città c’è silenzio, un silenzio profondo, perché anche le strade principali sono vuote e la densità di popolazione è bassissima.
  10. Il paese è costellato di piccoli laghi posti in mezzo al bosco, e i locali spesso ci si recano a pescare.

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